Acquietare la mente
Appena ci è stato possibile farlo tanti di noi hanno cercato la natura, correndo nei parchi, facendo passeggiate a piedi o in bicicletta o fuggendo al mare e in montagna...
E’ la natura che siamo andati a cercare.
Per i taoisti l’immortalità si raggiungeva solo con una vita in Armonia con la Natura e con il rispetto di essa. La legge Naturale è il Tao, Dio, Allah o qualsiasi modo in cui vogliamo chiamarlo.
Ci siamo mai soffermati a guardare quanta meraviglia e perfezione c’è in un fiore? La stessa bellezza è dentro di noi, ma l‘ unico modo per portarla alla luce è rispettare quel fiore. Eppure ancora non è chiaro; si respira incertezza, paura che non si possa più tornare alla vita di prima, senza davvero rendersi conto che è la vita di prima che va cambiata. E’ necessario cogliere in ciò che è successo l’opportunità del cambiamento invece che pensare al pericolo di ciò che potrebbe succedere: un dovere di fronte a tutti coloro che a causa del virus ora non ci sono più.
Inquietudine, confusione, messaggi contrastanti arrivano dai media e i pensieri si accavallano, si affollano nella mente... occorre fare ordine, liberare la mente...acquietarla.
Ed ecco appunto che mentre scrivo mi viene in mente un passaggio della seconda parte della forma: “Respingere la scimmia”. La scimmia è sveglia e agile, viva e veloce, si arrampica e guarda qui e là. Salta rapida come il vento, non sta mai ferma. La scimmia nella tradizione orientale, saltellante, irrequieta, in costante movimento è metafora della mente umana. La scimmia saltellante è la mente stessa. Avere i propri pensieri che saltano come una scimmia da una liana all’altra senza meta, non consente di raggiungere la propria centralità. Questo accumularsi di pensieri, non conduce da nessuna parte e di certo non agevola il raggiungimento della Consapevolezza.
Mente-scimmia vuol dire che la nostra mente percepisce minacce ovunque e tale percezione orienta la nostra coscienza verso pensieri corrispondenti, in un continuo rimbalzare tra ansia e paura: pensieri difficili da trasformare.
Occorre imparare a “respingere la scimmia” e direzionare la mente al vuoto. Con il respiro che fluisce nella Forma si può “acquietare” la mente che altrimenti saltella da un pensiero all’altro come una scimmietta dispettosa.
Una mente troppo piena che non ha spazio per il nuovo, una mente che sempre saltella va acquietata, ed ecco che nella sequenza si alternano Acqua e Terra, Acqua e Terra (in MTC quando l’elemento terra non è in equilibrio i pensieri divengono rimuginio).
Con questa nuova intuizione, vorrei correre al parco ed eseguire la sequenza: camminata indietro... da Yin a Yang spingendo con il respiro per “lavare” lo spirito dai pensieri cupi. Nella sequenza infatti da Acqua si va alla Terra per centrarsi radicandosi in tutte le direzioni. Respingendo la scimmia da Yin a Yang. l’Acqua nutre la Terra perché il flusso degli elementi si armonizzi dentro di noi in sintonia con l’universo.
Il Tai Chi, ecco la meditazione in movimento... Nel ripetere la sequenza di “respingere la scimmia” la mente si acquieta e la delicata potenza dell’azione fluisce attraverso lo spazio del cuore. Acquietando la mente, impariamo a vedere la bellezza e nella ripetizione di una breve sequenza si trova profondità.
Svuotare la mente e accorgersi di un fiore per raccoglierne la bellezza... anche questo è Tai Chi.
E’ la natura che siamo andati a cercare.
Per i taoisti l’immortalità si raggiungeva solo con una vita in Armonia con la Natura e con il rispetto di essa. La legge Naturale è il Tao, Dio, Allah o qualsiasi modo in cui vogliamo chiamarlo.
Ci siamo mai soffermati a guardare quanta meraviglia e perfezione c’è in un fiore? La stessa bellezza è dentro di noi, ma l‘ unico modo per portarla alla luce è rispettare quel fiore. Eppure ancora non è chiaro; si respira incertezza, paura che non si possa più tornare alla vita di prima, senza davvero rendersi conto che è la vita di prima che va cambiata. E’ necessario cogliere in ciò che è successo l’opportunità del cambiamento invece che pensare al pericolo di ciò che potrebbe succedere: un dovere di fronte a tutti coloro che a causa del virus ora non ci sono più.
Inquietudine, confusione, messaggi contrastanti arrivano dai media e i pensieri si accavallano, si affollano nella mente... occorre fare ordine, liberare la mente...acquietarla.
Ed ecco appunto che mentre scrivo mi viene in mente un passaggio della seconda parte della forma: “Respingere la scimmia”. La scimmia è sveglia e agile, viva e veloce, si arrampica e guarda qui e là. Salta rapida come il vento, non sta mai ferma. La scimmia nella tradizione orientale, saltellante, irrequieta, in costante movimento è metafora della mente umana. La scimmia saltellante è la mente stessa. Avere i propri pensieri che saltano come una scimmia da una liana all’altra senza meta, non consente di raggiungere la propria centralità. Questo accumularsi di pensieri, non conduce da nessuna parte e di certo non agevola il raggiungimento della Consapevolezza.
Mente-scimmia vuol dire che la nostra mente percepisce minacce ovunque e tale percezione orienta la nostra coscienza verso pensieri corrispondenti, in un continuo rimbalzare tra ansia e paura: pensieri difficili da trasformare.
Occorre imparare a “respingere la scimmia” e direzionare la mente al vuoto. Con il respiro che fluisce nella Forma si può “acquietare” la mente che altrimenti saltella da un pensiero all’altro come una scimmietta dispettosa.
Una mente troppo piena che non ha spazio per il nuovo, una mente che sempre saltella va acquietata, ed ecco che nella sequenza si alternano Acqua e Terra, Acqua e Terra (in MTC quando l’elemento terra non è in equilibrio i pensieri divengono rimuginio).
Con questa nuova intuizione, vorrei correre al parco ed eseguire la sequenza: camminata indietro... da Yin a Yang spingendo con il respiro per “lavare” lo spirito dai pensieri cupi. Nella sequenza infatti da Acqua si va alla Terra per centrarsi radicandosi in tutte le direzioni. Respingendo la scimmia da Yin a Yang. l’Acqua nutre la Terra perché il flusso degli elementi si armonizzi dentro di noi in sintonia con l’universo.
Il Tai Chi, ecco la meditazione in movimento... Nel ripetere la sequenza di “respingere la scimmia” la mente si acquieta e la delicata potenza dell’azione fluisce attraverso lo spazio del cuore. Acquietando la mente, impariamo a vedere la bellezza e nella ripetizione di una breve sequenza si trova profondità.
Svuotare la mente e accorgersi di un fiore per raccoglierne la bellezza... anche questo è Tai Chi.
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