Fermarsi e sentire la Terra: Riflessioni Taoiste su CoViD-19
Tra venti giorni ci sarà come sempre l’equinozio di Primavera che sancisce l’inizio della bella stagione, ma tutti ci siamo accorti che le temperature miti ci sono già da un pezzo: potremmo quasi dire che non ci sia stato l’inverno...
Da qui scaturisce la mia riflessione.
Sia nella natura sia nel nostro organismo, l'energia si mette in moto in Primavera (Legno), si espande in Estate (Fuoco) e si destruttura in Tarda Estate (Terra), esplode e prende forma in Autunno (Metallo) e arriva al suo massimo approfondimento e quiete in Inverno (Acqua), dove ritroviamo l'inizio della trasformazione verso la rinascita per ricominciare il ciclo.
L’elemento Terra può essere considerato come la madre degli altri Elementi, perché essa li contiene e li nutre tutti.
La Terra "sta" in mezzo, genera, nutre, accoglie, dosa mantenendo l’equilibrio. Quando c’è equilibrio tra elementi, nel flusso perpetuo tra Yin e Yang c’è salute in noi e nell’Universo.
Per la filosofia orientale nel ciclo degli elementi al movimento Terra (la stagione di mezzo o quinta stagione) corrispondono gli ultimi diciotto giorni di ogni stagione; periodo in cui si rendono evidenti le energie che presiedono al passaggio da una stagione all'altra. Da qualche tempo, quest’anno in modo evidente poiché i ciliegi anche a Milano sono in fiore da gennaio, sembra si stia vivendo una eterna Primavera.
Potremmo quasi dire che non ci sono più le stagioni!
Se leggiamo tutto questo secondo la teoria degli elementi, venendo a mancare un flusso armonico tra una stagione e l’altra svanisce l’equilibrio energetico tra i movimenti, l’equilibrio della natura viene compromesso e questo si riflette indissolubilmente sul nostro organismo. Interrompere il ciclo significa bloccare l’alternanza Yin Yang, significa stasi cioè mancanza di movimento, e nella mancanza di movimento non c’è vita.
Noi siamo cresciuti con l’idea che Dio ci abbia creato a sua immagine e somiglianza, e questo ci fa sentire padroni della terra. Per i Taoisti l’essere umano non è altro che il riflesso della natura, dunque la nostra vita è indissolubilmente legata ad essa.
Secondo i Taoisti il corpo umano è riflesso del mondo, i nostri organi e visceri non sono altro che fiumi, laghi, montagne; il nostro corpo è un paesaggio; dentro di noi c’è un pianeta, con mari e vallate: lo si capisce bene analizzando il famoso "Neijing Tu", immagine antichissima che raffigura un corpo umano visto lateralmente (nella posizione di un meditatore o di un feto) come un microcosmo della natura: un "paesaggio interiore" fatto di montagne, fiumi, sentieri, boschi, e stelle.
Siamo indissolubilmente legati alla Terra ma l’abbiamo devastata. Vediamo mari pieni di plastica, ghiacci che si sciolgono, foreste che bruciano. il Nostro pianeta è malato, e adesso siamo ammalati anche noi. E quando si è ammalati bisogna fermarsi.
Occorre un fermarsi non inteso come immobilità nell’attesa di riprendere come prima, o magari più velocemente per recuperare il tempo perduto. No! bisogna fermarsi a riflettere, a vedere cosa stiamo sbagliando e cosa dobbiamo cambiare.
Questo virus sta obbligando all’immobilità città, paesi, stati; la malattia è un messaggio: accettiamo l’immobilità come opportunità per meditare e comprendere.
Secondo il ciclo degli elementi la Primavera è legata all’elemento Legno, il suo movimento rappresenta la crescita, la produttività.
A quanto pare l’ idea della crescita perpetua ha portato al riscaldamento globale, una eterna primavera in cui si rimane bloccati. Attenzione: la Primavera è meravigliosa... ma solo se poi diventa Estate e poi Autunno e quindi Inverno.
Perché la vita fluisca in armonia occorre equilibrio tra tutti e cinque gli elementi. Se si dà importanza solo al movimento legno, ci si irrigidisce; se ci si fissa solo sulla crescita, se il solo obbiettivo rimane la produttività il ciclo si blocca.
Nel ciclo degli elementi, il Legno trattiene e controlla la Terra; se l’equilibrio si spezza, non ci sarà più Acqua assorbita dalle troppe radici del Legno, né Metallo che possa controllarlo. e un eccesso di Fuoco renderà sterile la Terra.
Se non c’è alternanza la crescita è destinata ad arrestarsi, se non c’è riposo non c’è produzione, questo vale sia per gli esseri umani (se non dormiamo non riusciamo a lavorare, è necessario riposare bene per stare bene) sia per la Terra, che deve avere un periodo di riposo per produrre (solo un campo che ha riposato può dare un buon raccolto).
Terra è simbolo di radicamento, ancoraggio, sostegno, ma anche nutrimento, accoglienza, empatia... rappresenta il nostro centro.
Il Tai Chi ci insegna a non mantenerci fissi ma fluire armoniosamente attraverso l’energia di ognuno degli elementi. Chi pratica sa che nella forma sentire l’elemento Terra significa stare sul tallone, sentire la gravità, fermarsi prima di un cambiamento di direzione.
Fermiamoci ad ascoltare la Terra. Questo virus ci obbligherà ad un cambiamento profondo; prepariamoci ad imparare la lezione.
Torniamo alla terra, la stagione dell’equilibrio; impariamo a stare, a meditare; ritroviamo la nostra Terra, il nostro paesaggio interiore.
Da qui scaturisce la mia riflessione.
Sia nella natura sia nel nostro organismo, l'energia si mette in moto in Primavera (Legno), si espande in Estate (Fuoco) e si destruttura in Tarda Estate (Terra), esplode e prende forma in Autunno (Metallo) e arriva al suo massimo approfondimento e quiete in Inverno (Acqua), dove ritroviamo l'inizio della trasformazione verso la rinascita per ricominciare il ciclo.
L’elemento Terra può essere considerato come la madre degli altri Elementi, perché essa li contiene e li nutre tutti.
La Terra "sta" in mezzo, genera, nutre, accoglie, dosa mantenendo l’equilibrio. Quando c’è equilibrio tra elementi, nel flusso perpetuo tra Yin e Yang c’è salute in noi e nell’Universo.
Per la filosofia orientale nel ciclo degli elementi al movimento Terra (la stagione di mezzo o quinta stagione) corrispondono gli ultimi diciotto giorni di ogni stagione; periodo in cui si rendono evidenti le energie che presiedono al passaggio da una stagione all'altra. Da qualche tempo, quest’anno in modo evidente poiché i ciliegi anche a Milano sono in fiore da gennaio, sembra si stia vivendo una eterna Primavera.
Potremmo quasi dire che non ci sono più le stagioni!
Se leggiamo tutto questo secondo la teoria degli elementi, venendo a mancare un flusso armonico tra una stagione e l’altra svanisce l’equilibrio energetico tra i movimenti, l’equilibrio della natura viene compromesso e questo si riflette indissolubilmente sul nostro organismo. Interrompere il ciclo significa bloccare l’alternanza Yin Yang, significa stasi cioè mancanza di movimento, e nella mancanza di movimento non c’è vita.
Noi siamo cresciuti con l’idea che Dio ci abbia creato a sua immagine e somiglianza, e questo ci fa sentire padroni della terra. Per i Taoisti l’essere umano non è altro che il riflesso della natura, dunque la nostra vita è indissolubilmente legata ad essa.
Secondo i Taoisti il corpo umano è riflesso del mondo, i nostri organi e visceri non sono altro che fiumi, laghi, montagne; il nostro corpo è un paesaggio; dentro di noi c’è un pianeta, con mari e vallate: lo si capisce bene analizzando il famoso "Neijing Tu", immagine antichissima che raffigura un corpo umano visto lateralmente (nella posizione di un meditatore o di un feto) come un microcosmo della natura: un "paesaggio interiore" fatto di montagne, fiumi, sentieri, boschi, e stelle.
Siamo indissolubilmente legati alla Terra ma l’abbiamo devastata. Vediamo mari pieni di plastica, ghiacci che si sciolgono, foreste che bruciano. il Nostro pianeta è malato, e adesso siamo ammalati anche noi. E quando si è ammalati bisogna fermarsi.
Occorre un fermarsi non inteso come immobilità nell’attesa di riprendere come prima, o magari più velocemente per recuperare il tempo perduto. No! bisogna fermarsi a riflettere, a vedere cosa stiamo sbagliando e cosa dobbiamo cambiare.
Questo virus sta obbligando all’immobilità città, paesi, stati; la malattia è un messaggio: accettiamo l’immobilità come opportunità per meditare e comprendere.
Secondo il ciclo degli elementi la Primavera è legata all’elemento Legno, il suo movimento rappresenta la crescita, la produttività.
A quanto pare l’ idea della crescita perpetua ha portato al riscaldamento globale, una eterna primavera in cui si rimane bloccati. Attenzione: la Primavera è meravigliosa... ma solo se poi diventa Estate e poi Autunno e quindi Inverno.
Perché la vita fluisca in armonia occorre equilibrio tra tutti e cinque gli elementi. Se si dà importanza solo al movimento legno, ci si irrigidisce; se ci si fissa solo sulla crescita, se il solo obbiettivo rimane la produttività il ciclo si blocca.
Nel ciclo degli elementi, il Legno trattiene e controlla la Terra; se l’equilibrio si spezza, non ci sarà più Acqua assorbita dalle troppe radici del Legno, né Metallo che possa controllarlo. e un eccesso di Fuoco renderà sterile la Terra.
Se non c’è alternanza la crescita è destinata ad arrestarsi, se non c’è riposo non c’è produzione, questo vale sia per gli esseri umani (se non dormiamo non riusciamo a lavorare, è necessario riposare bene per stare bene) sia per la Terra, che deve avere un periodo di riposo per produrre (solo un campo che ha riposato può dare un buon raccolto).
Terra è simbolo di radicamento, ancoraggio, sostegno, ma anche nutrimento, accoglienza, empatia... rappresenta il nostro centro.
Il Tai Chi ci insegna a non mantenerci fissi ma fluire armoniosamente attraverso l’energia di ognuno degli elementi. Chi pratica sa che nella forma sentire l’elemento Terra significa stare sul tallone, sentire la gravità, fermarsi prima di un cambiamento di direzione.
Fermiamoci ad ascoltare la Terra. Questo virus ci obbligherà ad un cambiamento profondo; prepariamoci ad imparare la lezione.
Torniamo alla terra, la stagione dell’equilibrio; impariamo a stare, a meditare; ritroviamo la nostra Terra, il nostro paesaggio interiore.
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