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​Passeggiare nel Tai Chi
La camminata, o passeggiata, del Tai Chi è una delle prime cose che mi piace insegnare agli allievi;  in questa sequenza di movimenti infatti sono a mio avviso quasi tutti i principi di base : il passaggio di peso da una gamba all'altra, la giusta lunghezza del passo , la coordinazione braccia-gambe, l'idea di gru e serpente nel movimento di gomito-mano/ali ... e così mi ricollego alla leggenda.  
Secondo la tradizione popolare il Tai Chi Chuan fu creato da Chang San Feng che, si dice, visse più di duecento anni e per questo gli venne attribuito il titolo di immortale.  Egli, recatosi sulle montagne del Wudang, luogo caro ai taoisti, modificò alcune tecniche praticate dai monaci del monastero di Shaolin, inserendovi i concetti taoisti di alchimia interna.
La leggenda narra che l’immortale Chang San Feng, proprio sul monte Wudang, prendendo ispirazione da una lotta tra una Gru e un Serpente a cui aveva assistito, elaborò lo stile morbido e flessibile del Tai Chi. Il monaco, notando che il serpente si sottraeva ai secchi e rettilinei colpi di becco dell'uccello con movimenti morbidi, sinuosi, lenti e continui, ma poi contrattaccava con fulminea rapidità, comprese che i movimenti circolari e continui sono preferibili a quelli rettilinei e interrotti. Si rese anche conto che in un combattimento la morbidezza e la flessibilità prevalgono sulla durezza e sulla forza come tanti secoli prima aveva già insegnato il filosofo Lao Tzu. Egli applicò allora questi principi alle arti marziali, preferendo la leggerezza, l’agilità e la velocità alla forza ed alla prestanza fisica. Creò così il Tai Chi Chuan, arte marziale il cui obiettivo primario era quello di restituire all'avversario l’energia assorbita dall'attacco.
Ma perché proprio questi animali?
Quando gru e serpente combattono, le loro energie si trasformano e si alternano. Un serpente che attacca si solleva raddrizzandosi ma quando evita l’attacco si arrotonda fluisce, anche la gru attacca in modo diretto e lineare e anch'essa si arrotonda, allargando le ali e abbassandosi per difendersi. Applicando questi concetti alla nostra pratica potremmo dire che la gru rappresenta l’equilibrio, la struttura lo Yi mentre il serpente rappresenta la rotondità, la morbidezza, il Qi. Yi e Qi non possono essere separati; apertura e rotondità, struttura ed energia sono come Yin e Yang, nell'alternanza creano l’Uno.
 Energia e movimento della gru e del serpente vanno applicati al flusso della forma, Si potrebbe definire tutta la forma come un alternarsi di apertura e ampiezza delle ali della gru nei movimenti Yin, (riconducibili al suono rotondo della “o”), e precisione diretta dell’attacco di un serpente, fluido e profondo dei movimenti Yang, (riconducibili al suono lineare della “a”). La passeggiata del Tai Chi (spazzare il ginocchio) della forma tradizionale della famiglia Yang tramandata dall’Itcca è fondamentale per capire questi due concetti. Nel movimento Yin occorre aprire le ali e diventare una gru, nello Yang occorre essere un serpente con la sua linearità e precisione diretta.
 Il gran maestro Chu King Hung dice che la mano è la testa del serpente; egli dà molta importanza alla direzione delle dita delle mani proprio perché “il serpente si muove dalla testa”; ma nello stesso tempo il suo insegnamento chiarisce con precisione l’altezza dei gomiti, motore delle ali della gru.
Volare come una gru e fluire come un serpente dunque, questo è il Tai Chi!
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